Ogni settimana in Europa e Asia
Centrale oltre 90 bambini sotto l'anno di età muoiono per cause
legate all'inquinamento atmosferico (dati Unicef). L'esposizione
precoce compromette lo sviluppo polmonare, aumenta il rischio di
asma e altre malattie croniche e influisce negativamente sul
sistema cardiovascolare e sullo sviluppo neurologico.
Se ne discute oggi a Padova, in occasione del 30/o Congresso
Nazionale, al Padova Congress fino al 31 ottobre. La Società
Italiana di Neonatologia (Sin) ribadisce la necessità di
interventi per garantire città più sostenibili e sicure a tutela
della salute di neonati e bambini. L'esposizione prenatale
all'inquinamento atmosferico comporta una persistente perdita di
salute anche a bassi livelli di concentrazione e spesso impiega
anni per manifestarsi pienamente", afferma Luigi Orfeo,
Presidente della Società Italiana di Neonatologia, aggiungendo
che "per nascere e crescere sani, sono necessari interventi
concreti e condivisi, in grado di garantire città ed ambienti
più sostenibili e meno esposti ad agenti inquinanti e nocivi,
come indicato anche nell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile
promosso dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite".
"Per ridurre l'inquinamento dell'aria e quello acustico e
contribuire ad abbassare le temperature, un primo passo potrebbe
essere quello di implementare la presenza di parchi, giardini
pensili ed orti urbani, che promuovono anche uno stile di vita
attivo, contrastando la sedentarietà", conclude Orfeo.
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