Farà capo al centro di salute
globale del Meyer l'accordo per la salute dei bambini ucraini
firmato da Regione Toscana e Regione di Kyiv impegnatesi in una
forma di partenariato medico internazionale. L'accordo è stato
firmato dai responsabili della clinica pediatrica di Kiev e da
quelli dell'ospedale Meyer di Firenze, presenti il presidente
della Toscana Eugenio Giani, il governatore dalla regione di
Kyiv Ruslan Kravchenko, il direttore del Meyer Paolo Morello e
l'amministratrice dell'ospedale ucraino Kateryna Savinova.
Il programma di cooperazione permetterà, riporta una nota,
"lo scambio di esperienze e buone pratiche tra gli operatori
socio-sanitari dei due ospedali, con l'obiettivo di realizzare
azioni che possano dare risposte alle esigenze della
popolazione, messa a dura prova dal perdurare del conflitto". Al
Meyer sono già arrivati quattro giovani medici dall'Ucraina, per
il primo programma di scambio e confronto che durerà tre
settimane.
"Questa collaborazione è la testimonianza più efficace della
nostra vicinanza all'Ucraina in un momento così delicato della
guerra - ha commentato Giani -, una collaborazione per dare cura
e salute ai bambini, il patrimonio più importante delle nostre
comunità. Le tre settimane che i medici trascorreranno qui
saranno l'occasione per raccogliere idee e buone pratiche da
riportare in patria. Ma non ci limiteremo a fornire informazioni
e conoscenze utili: siamo già pronti ad aprire le braccia del
Meyer per la cura di bambini che avessero bisogni sanitari
particolari. In questo senso il programma di formazione
diventerà un ponte di collegamento".
"Vorrei far diventare la nostra clinica - ha commentato
Kravchenko - come il Meyer in Toscana, un ospedale cioè di
altissimo livello capace di dare risposte anche al di fuori
della regione dove sorge. Chiaramente il nostro primo impegno in
questo momento è curare e far sopravvivere i bambini che
arrivano dalla zone colpite dai bombardamenti. Questo
partenariato sarà un'occasione per migliorarci".
Savinova ha detto che il Meyer "è un luogo di speranza e
amore. Mi piacerebbe ricreare questa atmosfera". "Noi - ha
sottolineato Morello - siamo qui al servizio di questa buona
causa".
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