/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Tromboembolismo venoso, 10 milioni di casi l'anno nel mondo

Tromboembolismo venoso, 10 milioni di casi l'anno nel mondo

Al primo posto tra le cause di morte nei pazienti ospedalizzati

ROMA, 11 ottobre 2024, 11:03

Redazione ANSA

ANSACheck

Al 3° posto tra le cause di morte nella popolazione, i casi di trombosi venosa ed embolia polmonare sono oltre 10 milioni l'anno nel mondo.
    Complessivamente prendono il nome di tromboembolismo venoso (Tev), al primo posto per mortalità nei pazienti ospedalizzati.
    "Conoscere la trombosi significa curarla e salvare delle vite: la diagnosi precoce è fondamentale", sottolinea il prof.
    Domenico Gabrielli, presidente della Fondazione Tuo cuore e direttore di Cardiologia al San Camillo di Roma, in occasione della Giornata mondiale del Tev il 13 ottobre. "Solo il 25% dei pazienti ricoverati sa che il ricovero in ospedale aumenta la probabilità di trombosi".
    La trombosi venosa profonda si verifica quando si forma un coagulo di sangue (trombo) nel distretto venoso. Il suo distacco e la migrazione a livello polmonare porta all'embolia, potenzialmente letale. Importante riconoscere i sintomi: "Gonfiore, rossore, dolore ad un arto inferiore", o i più gravi "mancanza di fiato (dispnea), tosse con striature di sangue (emottisi), dolore al petto", più tipici dell'embolia polmonare, presenti però "anche in altre patologie frequenti (polmonite, scompenso cardiaco), complicando il percorso diagnostico-terapeutico", spiega Gabrielli.
    "Il Tev è più frequente nelle donne in età fertile (probabilmente a causa dell'uso di contraccettivi ormonali e della gravidanza), mentre gli uomini hanno un tasso di incidenza più elevato sopra i 45 anni", afferma il dott. Andrea Garascia, chairman area Malattie infettive del Circolo polmonare Anmco. La patologia è in aumento per diversi fattori esterni come l'aumento della vita media, ma a facilitarne l'insorgenza sono "obesità, fumo, malattie infiammatorie intestinali", oltre che "immobilità prolungata, fratture o esiti di chirurgia ortopedica, assunzione di estroprogestinici, neoplasie".
    Cruciale "conoscere i fattori predisponenti per poterli contrastare con determinati comportamenti (stretching muscolare o blande passeggiate o calze elastiche durante viaggi lunghi), o mediante profilassi con anticoagulanti sc", evidenzia Garascia.
    Se riconosciuta preventivamente "abbiamo a disposizione una terapia adeguata in grado di curare sia le forme meno gravi clinicamente sia quelle con quadri di presentazione più gravi (come l'arresto cardiocircolatorio", conclude Gabrielli.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza