"La copertura vaccinale quest'anno
è stata insoddisfacente. C'è un rifiuto generale nel vaccino per
il Covid che si è allargato anche al vaccino sull'influenza e
che ora sta creando enormi problemi nelle persone anziane non
vaccinate". Lo dice all'ANSA Fausto De Michele, direttore del
reparto 1 di Pneumologia all'Ospedale Cardarelli di Napoli, che
sta affrontando i primi giorni di enormi complicazioni
respiratorie per gli anziani e aspetta ora le settimane peggiori
dell'inverno, nel post-Natale.
"Già negli anni scorsi - osserva De Michele - le persone, in
particolare over 65 anni non vaccinate, sono state un problema
forte da affrontare per noi, perché sono mediamente fragili e
sono ad altissimo rischio. Quest'anno la copertura vaccinale è
particolarmente insoddisfacente: contro il Covid si è vaccinato
meno del 10% delle persone e c'è stato un effetto negativo anche
sul vaccino anti-influenzale. Così stiamo affrontando l'inverno
in condizioni meno favorevoli, con una scarsa copertura
vaccinale e anche con il Covid che ora impazza, non con forme
gravi ma che aggrava situazioni fragili di partenza. Se una
persona anziana è immunodepressa, si prende spesso influenza e
Covid insieme. Il Covid oggi non porta gravità particolari di
suo ma resta il rischio forte di infezione e quindi un impatto
organizzativo negli ospedali che rende tutto più complicato".
L'affollamento alla penumologia comprende ormai tutti gli
ospedali, in particolare al Cardarelli, dove nel reparto di De
Michele i venti letti sono già occupati, ma anche gli altri del
secondo reparto: in tutto ci sono 48 letti tutti impegnati e
anche una piccola apertura a letti provvisori che è stata
ritenuta necessaria per affrontare questo difficile periodo.
"Nel mio reparto - spiega De Michele - ci sono oggi sette
positivi covid che portano un impatto organizzativo che rallenta
i percorsi dei pazienti, la gestione dei posti letto da fare in
maniera ottimale; insomma, un peso nuovo sulla gestione
dell'epidemia influenzale classica".
Più avanti con l'età, più a rischio i non vaccinati: "con la
copertura vaccinale meno significativa sui pazienti fragili -
spiega il primario di pneumologia - chi è over 65 e over 75
arriva qui al Cardarelli con condizioni più critiche rispetto
agli anni precedenti. Il livello di gravità della pneumologia è
alto, c'è una polmonite forte in persone sugli 80-85 anni.
Purtroppo il 'no' ampio al vaccino Covid ha diffuso una
diffidenza generica molto superficiale sui vaccini che ha
portato l'effetto di trascinamento di cui ora paghiamo un prezzo
alto. E nelle prossime due-tre settimane temiamo conseguenze
ancora peggiori. Come ci dice la storia recente, infatti, ci
sono ora i 15 giorni giorni post feste di Natale e Capodanno che
fanno pagare cara la convivenza stretta con gli anziani. I
fragili indifesi sono soprattutto coloro che già hanno
patologie, croniche, nel sangue, con il diabete, ci sono tanti
anziani con 3-4 patologie che sono a rischio con l'influenza
invernale, ma anche i malati oncologici che sono immunodepressi
e fragili. Se avessi un anziano senza vaccino proverei a
farglielo fare anche adesso, ma per il prossimo autunno ci vuole
una comunicazione forte per far vaccinare le persone".
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