(v. 'Schillaci, dialogo aperto ...', delle 10.23)
"Arrivati alla terza legge di
bilancio, le parole del ministro Schillaci sono inaccettabili
per la nostra categoria. È finita la storia dell'eredità, sono
tre anni che il Governo vara la finanziaria. Giunti a questo
punto, dichiarare l'intenzione di 'limitare i danni', non è più
una risposta ammissibile per le imprese". Lo afferma Sveva
Belviso, presidente di Fifo Sanità Confcommercio, sulle
dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute, Orazio
Schillaci, all'Healthcare Summit del Sole 24 Ore.
"Il payback sui dispositivi medici è una norma devastante.
Colpisce in modo indiscriminato le aziende medio-piccole che
rappresentano il cuore del sistema produttivo italiano, mettendo
a rischio migliaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa
di imprese strategiche per la sanità del nostro Paese - continua
Belviso - È ora di passare dalle parole ai fatti. Non possiamo
più accettare rinvii, emendamenti parziali o promesse vaghe. Le
aziende non possono sopportare ulteriori incertezze".
"Il compito della classe politica è anche quello di
correggere gli errori dei propri predecessori. Pur riconoscendo
le dovute responsabilità ai governi antecedenti che hanno varato
e attuato questa follia normativa, ogni ulteriore ritardo -
conclude Belviso - sarà una colpa grave di cui l'attuale
maggioranza sarà responsabile sotto il profilo politico e
sociale. È arrivato il momento di una cancellazione totale del
payback, accompagnata da un confronto vero per ridefinire il
rapporto tra industria, distribuzione e sistema sanitario".
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