Una retata violenta nel carcere
militare di Ramo Verde, nella città di Los Teques, vicino a
Caracas, ha lasciato diversi prigionieri politici militari
feriti da proiettili. Lo denunciano gli stessi detenuti e
l'avvocato Tamara Suju, dell'Ong internazionale Casla Institute,
che ha riportato sui suoi profili sui social network che agenti
della Direzione di contro intelligence militare, la Dgcim, e dei
servizi segreti del Sebin sono entrati all'alba nelle celle di
questo carcere.
"Ci sono tre feriti da arma da fuoco nell'Annesso A piano 4,
dove ci sono prigionieri politici e ora sono al piano 1 dove si
sentono anche colpi di arma da fuoco. Al comando
dell'operazione, il generale Ferrer Sandrea", denuncia Suju.
Anche gli stessi prigionieri hanno fatto circolare sui social
dei video in cui si vedono macchie di sangue sui pavimenti,
celle a soqquadro e raccontano della distruzione del cibo
portato dai loro familiari. Uno dei detenuti parla di tre
feriti, mentre altre fonti da Caracas parlano di sette.
La perquisizione è avvenuta dopo che il giornalista Jesús
Medina - lui stesso un ex prigioniero politico che è fuggito dal
paese lo scorso settembre - ha pubblicato online dei video con
testimonianze delle torture che vengono praticate nella prigione
di Ramo Verde sui prigionieri politici militari. Dati dell'Ong
Foro Penal indicano che dei 1.877 prigionieri politici
registrati in Venezuela fino al 18 dicembre, 162 sono militari.
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