(ANSA) - CATANZARO, 03 APR - E' da sempre la regina
incontrastata dei dolci legati alla tradizione calabrese della
Pasqua. Fatta in casa con una pasta di pane zuccherata, alla
quale viene dato sapore inserendo nell'impasto anice e limone,
la "cuzzupa" viene modellata in varie forme (pesce, gallina,
cestino, cavallo, serpente, colomba) con un unico elemento che
ne lega tutte le varianti: l'uovo sodo, posizionato prima della
cottura.
In passato il dolce veniva preparato dalle suocere e
regalato per le feste pasquali alle neo spose come augurio di
fertilità. Per la consumazione di questo dolce si osservava, in
qualche modo, anche un codice di consumazione tramandato di
generazione in generazione e caratterizzato dal numero di uova
presenti sulla sua superficie: sette significavano che un
fidanzamento era prossimo a tramutarsi in matrimonio, con nove
uova invece si rinnovava la promessa di fidanzamento.
Gli ingredienti utilizzati per la preparazione delle
cuzzupe, dette anche a seconda delle zone di produzione "cuculi"
o "cudduraci" sono farina
di grano tenero, zucchero, olio, uova, lievito per dolci, uova
sode. Il tutto mescolato assieme, ad eccezione delle uova, per
dare vita ad un impasto dolce e molto gustoso.
Sono tante le famiglia calabresi che, per i pranzi della
festa della Resurrezione metteranno in tavola queste autentiche
leccornie, che racchiudono in sé un misto tra simbologia pagana
e cristiana, accompagnate anche da altre specialità del periodo
come le tradizionali ''nepitelle'', sorta di ravioli dolci
ripieni con un trito di frutta secca, marmellata, miele,
spezie, cacao, cioccolato e in alcune versioni anche ricotta.
Le nepitelle sono specialità tipiche soprattutto delle zone
del crotonese e del catanzarese, la cui origine si ritiene
risalga al periodo magnogreco. Tipici dolci di estrazione
contadina sono preparate utilizzando ingredienti come farina di
grano, acqua e olio d'oliva. (ANSA).