Nell'era dell'informazione e
della comunicazione digitale, il potere delle parole non è mai
stato così evidente.
Le nostre scelte quotidiane, che crediamo libere, sono
talvolta plasmate da un sottile gioco di linguaggio che ci
manipola senza che ce ne accorgiamo.
Si parlerà di questo nel nuovo appuntamento dei Mercoledì
della cultura, la rassegna dell'Università dell'Aquila dedicata
alla divulgazione culturale e scientifica.
Mercoledì 20 marzo, alle ore 18.15, nella libreria LiberaMia
(via degli Scardassieri 42, L'Aquila), Federica Cominetti terrà
una lezione dal titolo 'La lingua disonesta. Un'analisi
dell'implicito nella comunicazione pubblica'.
Nelle democrazie moderne siamo convinti che le nostre scelte
siano libere, ma in realtà quello che crediamo di sapere e
volere viene abilmente pilotato attraverso l'uso massiccio,
nella comunicazione pubblica, di strategie linguistiche
implicite.
L'incontro intende mostrare quali sono e come funzionano
queste strategie linguistiche manipolatorie, chiarendo quali
meccanismi mentali ci portano a esserne così influenzabili.
Attraverso esempi tratti dal discorso politico, pubblicitario e
giornalistico contemporaneo, si forniranno i primi strumenti per
riconoscere e smascherare i tentativi persuasivi impliciti.
Federica Cominetti è ricercatrice in Linguistica al
Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila, dove
è la responsabile scientifica di un progetto sull'analisi delle
pratiche manipolatorie nel giornalismo italiano. È stata
responsabile della costruzione del corpus di discorsi politici
italiani Impaqts e della sua analisi per gli impliciti
linguistici ed è tra i fondatori dell'Osservatorio permanente
sulla Pubblicità e la Propaganda.
L'ingresso è gratuito ed è prevista una diretta streaming che
sarà accessibile dalla pagine www.univaq.it/live.
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